La concomitanza dei due movimenti, e cioè, il rialzo dei prezzi in periodi di aumentata produzione dell'oro e d'altro medio monetario è un fatto innegabile. Basta guardare alle statistiche dell'importazione dei metalli preziosi in Europa nel periodo immediatamente susseguente alla scoperta dell'America (1500-1600) ed ai loro effetti sui prezzi del grano dell'epoca, nonché al rialzo dei prezzi mondiali, seguito nei tempi moderni, all'apertura di nuovi giacimenti auriferi e all'impiego di metodi più efficaci nella produzione aurifera, come l'adozione del processo d'estrazione dell'oro al cianuro. Il fenomeno è d'altronde in armonia colla legge dell'equilibrio, alla quale obbedisce sempre la economia, quando lasciata libera di operare.
Le idee del Prof.Warren non sono affatto nuove, ma trovarono maggior credito per il fatto che egli aveva pubblicato da anni studi e statistiche, nelle quali prevedeva l'andamento e le fluttuazioni nei prezzi dei prodotti agricoli, e le sue previsioni si erano in massima quasi sempre avverate. Sin da allora aveva sempre insistito presso la classe degli agricoltori, affinché essi evitassero di contrarre debiti a lunga scadenza, perché egli prevedeva, che i prezzi dei prodotti agricoli sarebbero discesi in oro, sensibilmente al disotto del livello del 1913, ciò che infatti poi avvenne. Già allora egli aveva detto quale crisi avrebbe fatto seguito all'espansione mondiale in atto nella produzione, se si fosse nel frattempo tentato di ritornare al Gold Standard del 1913, colla produzione dell'oro non aumentata nella dovuta proporzione.
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