Giovanni Adamoli
L'allineamento monetario dell'ottobre 1936


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     Roosevelt annunciava il suo programma monetario dichiarando di voler ottenere per gli Stati Uniti un dollaro che avesse sempre la stessa capacità d'acquisto, quindi con un contenuto d'oro più alto se i prezzi all'ingrosso erano troppo alti, e un contenuto d'oro più basso se i prezzi all'ingrosso erano troppo bassi; il famoso dollaro di gomma che Al Smith doveva poi definire "Baloeny Dollar" e che rimase un pio desiderio. Era d'altronde un programma eccellente, che tendeva a evitare le gravi ingiustizie che le fluttuazioni nella capacità di acquisto dell'oro portano con sé, ma che aveva il solo difetto di essere di impossibile attuazione, nella moderna struttura dell'economia mondiale. D'allora in poi il dollaro continuava a cadere e il 14 luglio il suo deprezzamento raggiungeva il 30%.
     La riapertura delle banche e il lento ma continuo deprezzamento del dollaro, avevano intanto contribuito a fomentare una grande ripresa di affari. La Borsa aveva salutato il fenomeno con grande ottimismo. In soli tre mesi la media delle quotazioni dei titoli industriali passava da 50 a 110, quella dei titoli ferroviari da 25 a 56, l'indice dei prezzi all'ingrosso da 80 a 105 e l'indice dell'attività nell'industria dal 60 al 90% del normale. Il rialzo era ancora più confortante per i prodotti agricoli, data l'influenza che il fenomeno aveva sul sistema bancario; infatti il cotone toccava 11,75 cent. la libbra contro 5,90 al 1° febbraio, il grano dollari 1,24 al Bushel in confronto di 68 cent. in aprile.