Giovanni Adamoli
L'allineamento monetario dell'ottobre 1936


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     Questo insperato piccolo boom doveva necessariamente rendere più aggressivi gli elementi inflazionisti, perché i fatti sembravano superficialmente dai loro ragione. Comunque, sin che gli affari andavano bene si riteneva negli ambienti finanziari che 1'abbandono del Gold Standard era stato, in fondo, l'atteso stimolo psicologico che aveva dato il necessario impulso affinché la tanto auspicata ripresa d'affari potesse aver luogo, quindi che il bene era assai maggiore del male. Era per molti una specie di toccasana perché la macchina economica si rimettesse in moto. La grande massa infine ragionava, che dopo quattro anni di continue perdite si cominciava finalmente a guadagnare qualche cosa e non rifletteva troppo per il sottile, se in dollari svalutati piuttosto che integrali.
     Il prestigio del Presidente aumentava quindi di giorno in giorno. Il Congresso gli concedeva poteri sempre più. ampi in materia economica e finanziaria e intanto, nessuno aveva fretta di ritornare al classico Gold Standard. Molti ritenevano ancora che le cose si sarebbero aggiustate col tempo, malgrado un lento ritorno del dollaro verso la pari fidando nella ripresa d'affari che si era verificata, come era avvenuto dopo la Guerra civile. Sarà opportuno ricordare che il dollaro aveva già subito in passato violentissime fluttuazioni e ne era uscito incolume. Durante la Guerra civile aveva subito un deprezzamento del 62% (luglio 1864), poi nel dicembre 1878 era ritornato alla pari. Se aveva potuto ricuperare più del 60% del suo valore nel secolo scorso, quando gli Stati Uniti erano ancora nazione debitrice verso l'estero, non vi era ragione per ritenere che non potesse ricuperare il 30% in quest'epoca nella quale gli Stati Uniti sono divenuti une nazione fortemente creditrice.