Giovanni Adamoli
L'allineamento monetario dell'ottobre 1936


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     Ridurre il volume degli strumenti di circolazione significa diminuire il rapporto dei mezzi di scambio sulle quantità scambiate, significa cioè diminuire i prezzi.
     Il ribasso dei prezzi si presenta in due tempi: la prima fase che offre in generale poche difficoltà è il ribasso dei prezzi all'ingrosso, la seconda molto più laboriosa concerne i prezzi al minuto. L'esperienza costante insegna che i prezzi all'ingrosso seguono più da vicino i movimenti dello stock monetario.
     L'apprezzamento o il deprezzamento d'una divisa si traduce nel mercato interno in un ribasso o in un rialzo del prezzi all'ingrosso.
     Molto più delicato è invece l'adattamento dei prezzi al minuto, sui quali le fluttuazioni economiche sono senza influenza immediata.
     Questa differenza di sensibilità ai movimenti economici fa nascere fra i prezzi all'ingrosso e i prezzi al minuto uno scarto sfavorevole ai produttori che vedono diminuire le loro entrate mentre il costo della vita si mantiene rigido. Ora se, sia pure con un maggior tempo, non intervenisse un ribasso anche nei prezzi al minuto permettendo ai produttori di adattare le loro spese ai loro profitti senza modificare il tenore di vita, la deflazione sarebbe ingiusta e il suo scacco sarebbe certo. Possiamo dividere la politica economica del Governo Fascista in quattro periodi, a ciascuno dei quali è legato il nome di un ministro:
     1°) Il primo periodo (ottobre 1922-lugllo1925) con il ministro A. De Stefani, rivolto al risanamento del bilancio dello Stato e alla deflazione finanziaria