Giovanni Adamoli
L'allineamento monetario dell'ottobre 1936


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     3.920,7 lire rappresentanti il credito della Banca verso il C.S.V.I
     1.409,9 lire rappresentanti la contropartita della riserva delle banche meridionali
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     12.141

     L'ammontare della circolazione che veniva ad essere limitato era dunque di lire 5.860,5 (18.001,5 – 12.141 in milioni di lire)
     Il margine di emissione che rimanevano ancora alla banca era di lire 1.139,5 (7.000 – 5.860 in milioni di lire).

c) Liquidazione della “Sezione speciale autonoma del C.S.V.I.”

     Altro credito di natura aleatoria dell'istituto di emissione era quello sulla "Sezione speciale autonoma del Consorzio per le sovvenzioni sui valori industriali" che esso aveva concentrato nelle sue casse in virtù del decreto organizzante l'unità dell'emissione.
     Il decreto-legge del 6 novembre 1926 creò un istituto avente lo scopo di liquidare le imprese sovvenzionate dalla detta sezione autonoma. Per comprendere il valore di questa decisione è necessario anzitutto riassumere la storia del Consorzio e della sua sezione autonoma ed esaminare le conseguenze delle operazioni di questa sulla circolazione monetaria e sulla situazione della Banca d'Italia.
     Il C.S.V.I. che riuniva gli istituti di emissione, era stato creato all'inizio della guerra per sostenere le imprese le quali dovevano sopportare dei sacrifici per la difesa nazionale. Del resto questo consorzio, quantunque nato da circostanze politiche, circondava le sue operazioni con garanzie finanziarie; prestava soltanto dietro garanzie costituite da valori industriali, da titoli di credito mobiliare, da materie prime importate, da prodotti manufatti ecc.