Giovanni Adamoli
L'allineamento monetario dell'ottobre 1936


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     Non è raro il caso di stabilimenti industriali - sopratutto nel campo metallurgico - che eseguiscono lentamente delle ordinazioni ricevute già da molto tempo e reclamano inoltre dei prezzi sempre più elevati.
     D'altra parte, la dichiarazione fatta dal Ministro dell'Economia nazionale, Spinasse, che "i poteri pubblici si sforzano attualmente di frenare l'aumento dei prezzi e di rinviare a più tardi la ricostituzione del margine di beneficio delle imprese produttrici, come ha fatto il Presidente Roosevelt all'inizio del suo esperimento", non incoraggia certo i dirigenti delle industrie a intensificare la produzione, tanto più che l'aiuto loro promesso dal Governo per il periodo di adattamento alla nuova situazione appare per ora piuttosto illusorio.
     Nel campo della produzione agricola, la rivalutazione artificiale dei prezzi è unicamente limitata al grano. Il sistema su cui è impostato l'Ufficio del grano è troppo complesso, per poterle esporre nei particolari. Si tratta di un organismo statale che può essere per molti riguardi paragonato a quello creato già da molti anni in Italia dal Governo Fascista. Ma il suo funzionamento appare in Francia assai difficile sopratutto a causa dell'ostinato individualismo del contadino francese. L'Ufficio comprende rappresentanti di consumatori, dei produttori, dei mugnai, dei fornai e degli intermediari che, tutti insieme formano un Consiglio Centrale assistito dei Consigli dipartimentali. Esso procede, per il tramite delle cooperative agricole e al prezzo fissato dal consiglio Centrale, all'acquisto di tutte le quantità di cereali offerte. La legge gli conferisce il monopolio dell'importazione e dell'esportazione del grano, il diritto di fissare il prezzo del cereale, della farina e del pane. La fissazione dei prezzi ha dato luogo a discussioni tra le varie categorie rappresentate in seno al Consiglio Centrale alcuni dei cui membri si sono dimessi. Non sembra però che gli agricoltori siano soddisfatti del nuovo regime e meno ancora hanno ragione di esserlo i consumatori che hanno visto il prezzo del pane passare, nello spazio di alcuni mesi, da Fr. 1.65 a Fr. 2.15 al Kg. mentre già si annunciavano nuovi sensibili progressivi aumenti.