Giovanni Adamoli
L'allineamento monetario dell'ottobre 1936


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     Per comprendere l'allineamento del franco è necessario riportarsi all'art. 2 della legge del 25 giugno 1928. Esso stabiliva che il franco, unità monetaria francese, sarà ormai costituita da un peso d'oro, al titolo di 900/1000 di fino, fissato a 65,5 milligrammi o centigrammi 6,55. Questa nuova unità monetaria sostituiva dunque l'antica che era strettamente costituita da un peso d'oro al titolo di 900/1000 uguale a centigrammi 32,2258; il franco subiva quindi una riduzione di quattro quinti circa.
     Ciò posto vogliamo vedere quale perdita subirà, in confronto al franco 1928, il franco 1936 che porterà legittimamente il nome del Fronte Popolare. Secondo il comunicato del 26 settembre il valore di questo franco non sarebbe fisso. Le perdite del franco, date dal governo social-comunista, varieranno nei limiti stabiliti e che sono 49 milligrammi il massimo e 43 il minimo. Se si considera il primo limite la perdita del franco 1936 in confronto al franco 1928 è di 16,5 milligrammi cioè un po' meno del 25%; se si fa il calcolo sul secondo limite di 43 milligrammi, la perdita è di 22,5 milligrammi, cioè circa il 33%.
     Con questi dati noi ci troviamo di fronte ad un sistema di moneta manovrata col quale i suoi autori pretendono mantenere il franco nei limiti che hanno creduto fissare, dopo le intese con gli Stati Uniti e l'Inghilterra.
     Volendo riassumere le cause che hanno condotto all'allineamento del franco possiamo dire che la causa fondamentale è da identificarsi nell'ambigua politica francese, la quale ha raggiunto la fase culminante nell'alleanza con la Russia Sovietica.