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Osservazione, questa, esattissima, ma incompleta. Il punto in cui la Conferenza di Genova falli, fu appunto nella impossibilità di ricostituire un equilibrio stabile, basato sui costi comparati che si erano già completamente scardinati con la guerra. Sicché logicamente bisognava lasciare innanzi tutto che la concorrenza distruggesse le soprastrutture belliche; che i costi finanziari si aggiustassero elle entrate "reali"; che la crisi riequilibrasse salari e profitti; che le riparazioni di guerra venissero liquidate; per poi così ritornare - a costi, salari, profitti riaggiustati, a bilanci pubblici riordinati secondo il gettito delle entrate, a debiti pubblici tagliati drasticamente, a industrie belliche chiuse - ad una vita normale. Ma questo procedimento nessun governo si sentiva così forte da realizzarlo. |