Ora il "gold standard", funzionante in piena libertà, presenta questi grandi benefici: 1° Che permette di scorgere un errore commesso dal paese I non appena esso appare e di porre quindi immediatamente ed automaticamente in opera tutte le forze economiche mondiali per correggerla; 2° Chi, nel paese I, è incorso nell'errore, lo paga. Uno squilibrio sensibile della bilancia dei pagamenti di I può dipendere sopratutto: a) da un errore dell'Istituto di emissione ; b) da immobilizzi delle banche di credito ordinario; e) da eccessi in taluni campi della produzione; d) da improvvise crisi di paesi clienti di I; e) da una errata politica finanziaria dello Stato.
La prontezza con la quale la bilancia dei pagamenti segna l'errore, pone subito gli organi interni direttivi di I sull'attenti, e, nel comune interesse, si prendono i ripari noti e di sicura efficacia. E l'estero stesso, se scorge che l'errore si sta riparando, è spinto ad aiutare col suo capitale il paese I a rimettersi in ordine, ciò tornando di convenienza a tutti gli Stati che commerciano con I, e che quindi dal languire di questo commercio risentono un danno.
Se il paese I si è chiuso economicamente - per quel tanto che può - ne avviene che ogni errore è assai più lento a manifestarsi, perché manca il segno premonitore della concorrenza estera: gli effetti quindi si estendono e si moltiplicano; la correzione è assai più lunga e penosa; anche perché mancando, o essendo attutito l'indice del cambio, la percezione diventa più lenta.
|