BOLOGNESI
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p Basacomare d'Alberto Basacomari. E fiorirono contemporanei, sia nelle Leggi Romane o nelle Ecclesiastiche, Pace de'Paci e Folco suo figlio, Guglielmo Accursi, Albertino Carrari, Tommaso di Piperata Storlitti, Spagnolo Abati, Guglielmo degli Orsi , Giacobino de' Pizzigotti, Giovanni degli Ungarelli, Guglielmo Cacciti, Scannabecco Bavosi, Guglielmo de' Manteghelli e Antolino da Manzolino.
Furono Rettori f in Lucca Nicolò Bazilieri, in Assisi Filippo de'Balduini, in Pistoia Alberto degli Asinelfi, in Ripatransone Cervotto Accursi, in Ravenna Nevi di Raniero Guezzi, poscia Azzolino de'Lambertazzi ; Gallese della Femmina in Bagna-cavallo , Gerardo degli Abaisi in Faenza e Guido di Lambertino de'Lam^ertini in Forlimpopoli.— Falcone Budino era Vicario d'Imola.
Guido da Correggio Parmigiano, ed un Piacentino detto Errighetto Gonfalonieri sottentrarono l'uno a Pretore, l'altro, a Capitano del popolo. Aimero de-
Sii Aimeri andò Pretore in Bagnacavallo, poi Dbn-edeo Corbellari. Nel Contado d'Imola, al piano, resse Gerardo de'Raccorgfti. E alla primavera i Bresciani perturbati da' fuorusciti, che occupavano per buona parte il Distretto, ricorsero per aiuto agli amici. Ad essi il Comune spedì un possente rinforzo di cavalieri e pedoni ; e le mischie che susseguirono , tornando a danno degli esuli, posero un freno all'audacia (7 Luglio). Intanto Alba ed Alessandria erano in potere di Carlo, e in breve Piacenza ancora agitata dalle civili discordie fu costretta ad assoggettarglisi. E d'altra parte a'Roberti riuscì in quest'anno d'abbattere la parte Sessa. L'ultime Castella di suo ricovero furon distrutte all' / 'ori della fazione stettero a
ANNO DI CRISTO 1270*
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