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Enciclopedia Dantesca
Dizionario critico e ragionato di quanto concerne la vita e le opere di Dante Alighieri - Volume II - M-Z
Giovanni Andrea Scartazzini
Ulrico Hoepli Editore Milano, 1899, pagine 2200
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Mardocheo - Mare
et avendo molto a ricevere, fece testamento, e fra gli altri iudizi fece questo, cioè che chiunqua avesse del suo, tenesse e nessuno fusse tenuto a rendere, dicendo: Chi ha si tenga. »- An. Fior.: « Questi fu Marco di casa Lombardo da Vinegia, il quale fu uomo di corte; et tutto ciò ch'egli guadagnava spensava in elemosine. Fue del mestieri suo pratico uomo, et molte belle novelle si dicono di lui: infra l'altre, essendo tornato di Lombardia da una corte che avevono fatto i signori della Scala di Verona, et ritrovandosi a Pisa in uno albergo a cenar la sera con molti uomini di corte suoi pari, che tutti veniano da quella corte; et doppo cena, com'è usanza di loro pari, mostrando le robe et gli arnesi l'uno all'altro ch'egliono avevono guadagnato a quella corte, uno di loro dimandò maravigliandosi, dicendogli ancora: Come può essere che tu, che se'da vicilio non abbi guadagnato niente, et noi che siamo riputati da meno di te, abbiamo guadagnate cotante robe? quale è la cagione? Marco, come saputo et avvisato uomo, rispose subito: La cagione è che voi ci avete trovato più de' vostri che io non ho trovato de'miei; ciò vuol dire: e'sono più gli uomini da poco che quelli che sono d' assai. »
Mardocheo, ebr. ^DTID, gr. MapSoxaìog, lat. Mardochceus,
Nome di un Giudeo nella Persia, allevatore della regina Ester e di lei zio, più tardi primo ministro nella corte di Assuero re di Persia. Cfr. il libro di Ester c. il-x. È ricordato Purg. xyii, 29. Cfr. Amano, Assuero, Ester.
Mare, dal lat. mare, Le acque che dividono la terra continente, e cuoprono non poca parte della superficie del pianeta. Voce adoperata nella Div. Com. 84 volte, cioè 15 neWInf. (li, 108; v, 29; vili, 7; xiv, 94: xv, 6; xvi, 135; xx, 51; xxiv, 90; xxvi, 2, 100, 105, 149; xxx, 19; xxxiv, 48, 123;, 6 nel Purg. (i, 3; li, 10, 17; vii, 99; xviii, 134; xix, 20) e 13 volte nel Par. (i, 69, 113; in, 86; vili, 63; ix, 84; x, 90; xi, 120; xiii, 137; xix, 60; xxn, 95; xxiv, 39; xxvi,62; xxxi, 75). Oltre il signif. propr. sono da notarsi: 1. Mare che inghirlanda la terra, per 1' Oceano ; Par. ix, 84. - 2. Fig. per Profondità che non si può comprendere; Par. ni, 86. - 3. Mare di questa vita, per II mondo, La vita presente; Conv. ìv, 28, 7. - 4. Per simil. detto di Ogni grande abbondanza, onde Mar di tutto senno è chiamato Virgilio; Inf. vili, 7. - 5. Mare dell'essere, L'esistenza stessa, La virtù che fa esistere gli enti; Par. i, 113. - 6. Mare crudele, per Tempestoso, Burrascoso, Turbato; detto fig. di materia orrida, spaventevole; Purg. I, 3. - 7. In mezzo mar è il lat. medio ponto, e vale In mezzo del mare; Inf. xiv, 94.- 8. Modi che tengono del