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Storia antica di Como

Maurizio Monti
Tipografia de' Classici Italiani, 1860, pagine 259

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   questo fatto in alcun diploma, o in scrittore più antico; ma tanto il Ripamonti nella Storia, che l'Ali egran za nella Lettera sul Motibarro, credono al racconto del Corio, ed in conferma ricordano le fabbriche che nei siti vicini si veggono secondo lo stile dei Longobardi, e alcune chiese dei paesi circostanti attribuite a Desiderio dalle lapidi e dalla pubblica faina. Noi a metà il monte nella parte che guarda mezzodì vedemmo g) indizii di antica porta , e più in alto alcune mine di edifizii e reliquie di un muro. Gli abitanti di quei dintorni ci attestano che in quei luoghi scavando si sono trovate, e tuttavia si ritrovano anticaglie. Non è da prestarsi molta fede al racconto del Corio, scorgiamo per altro che il Monbarro potè essere abitato anche in tempi vicini a noi, e per conseguenza questi frani nienti non si devono con certezza attribuire tutti all' antica Barra, della quale ai tempi di Plinio rimanevano degli avanzi, come s* inferisce dalle sue parole. Asciugata in progresso di tempo e dimesticata la soggetta 'pianura , gli abitanti di Barra, che prima si sostenevano colla caccia, colla pesca, e fors' anche colle rapine, calarono al basso a scegliere più comode sedi; e recatisi più lontano, posero le fondamenta a Bergamo. Perì di questa maniera la loro città, quando cessati i motivi, che li avevano costretti a ridursi su quelle alture, si abbandonò l'infelice e sterile monte.
   Licinóforo o Forolicinio è presentemente Incino, presso di Erba, sulla strada che da Como mena a! non distante Monbarro. Alcuni scrittori aggirati da male inteso amòre di patria , o per ignoranza delle cose nostre, lo collocarono in altro territorio. Chi lo volle in Ange'ra sul Verbano, chi