280
la lktteratltra italiana
Luigi Pirandello,69 nato a Girgenti nel 1867 (Accademico d'Italia), celebre novelliere e romanziere, nel teatro domina il pubblico e la critica con l'ardita novità e singolarità delle sue concezioni drammatiche; le quali derivano da un tormentoso scetticismo estremo e paradossale, che annienta la personalità e distrugge ogni realtà, ma traggono la loro efficacia e potenza da un senso profondo della tristezza e angoscia umana (Sei personaggi in cerca d'autore, Enrico IV, ecc.).
Dopo le tragedie del D'Annunzio apparvero su le scene, e furono bene accolti, alcuni drammi di argomento storico e fantastico. Lietissima fortuna ha avuto Sem Benelli (nato a Prato [Firenze], nel 1877) con La cena delle beffe (1909) e con altri drammi. E. L. Morselli di Pesaro (1881-1921) nell'Orione e specialmente nel Glauco dimostrò una ricca e felice fantasia poetica. Hanno ottenuto pure buoni successi Nino Berrini, Domenico Tumiati, F. V. Ratti, ecc.
Il melodramma, caduto nella volgarità e nella sciatteria di certi insopportabili e ridicoli libretti d'opera, è stato da Arrigo Boito (nato a Padova nel 1842, morto a Milano nel 1918), il musicista insigne autore del Me/istofele e del Nerone, 00 e da altri risollevato a dignità d'arte.
Una commedia, nel dialetto piemontese, « schietta, spontanea, piena di verità », Le miserie d'monssù Travet, scrisse Vittorio Bersezio, della provincia di Cuneo (1830-1900); autore di romanzi, novelle, racconti, un tempo assai letti, di commedie e drammi, di scritti vari, di un'opera storica in otto volumi: Il Regno di Vittorio Emanuele II.
Giacinto Gallina, nato a Venezia nel 1852, e còlto dalla morte nel 1897 nel pieno vigore degli anni e dell'operosità, accrebbe le glorie del teatro veneziano con eccellenti commedie, come El moroso de la nona, Zente refada, Serenissima (un mirabile capolavoro), La famegia del Santolo, La base de tulo, ecc. 61 La morte ci tolse pure immaturamente un altro commediografo veneziano, Riccardo Selvatico (1849-1901), che ci lasciò La bozeta de l'ogio e I recini da festa, due gioielli. 62 Alcune belle commedie (La vedova, ecc.), ha scritto Renato Simoni (nato a Verona nel 1876); il quale è pure uno dei migliori critici drammatici per serenità e sicurezza di giudizio, cultura, limpidezza e garbo di forma. Di buoni lavori il teatro veneziano si viene anche ora arricchendo.