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Umberto Adamoli
Un segmento specifico della gestione delle risorse umane:
la pianificazione della formazione. Un caso aziendale: la spa Barilla G. e R. F.lli


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     La direzione aziendale deve essere messa in grado di rispondere alle seguenti domande:
     a) il capitale che è stato impiegato per attività formative (giova ribattere che si tratta il più delle volte di somme non indifferenti) sta soddisfacendo le esigenze segnalate dell'organizzazione?
     b) possono essere apprestati dei miglioramenti alle procedure di training in modo da renderle più efficienti, ovvero in modo da aumentare il ritorno sugli investimenti in formazione '?
     c) il training si sta rivelando un prezioso strumento di management oppure le risorse finanziarie destinategli potrebbero ricevere una più utile destinazione '?
     Le domande suesposte conducono ad una valutazione generale della funzione formativa istituita in azienda. Ovviamente il giudizio generale presuppone un'attenta valutazione delle singole iniziative formative eseguite in conformità del piano predisposto dalla Ddp.
     Valutare i risultati delle esperienze formative è un problema delicato, dal momento che si tratta di misurare il comportamento umano o i risultati del comportamento umano. E le tecniche sviluppate in questo campo sono ancora primitive in confronto alle tecniche ad esempio elaborate dalle scienze fisiche.
     Qualunque sia il grado di sofisticazione raggiunto dalle tecniche suddette, comunque, la valutazione deve stabilire e giudicare la relazione causale tra due classi di fenomeni. Se e quanto l'azione formativa svolta in seno all'azienda e con il coinvolgimento dei suoi membri è riuscita a interferire sulla struttura della professionalità dei partecipanti all'azione formativa e e se lo strumento della formazione si è rivelato effettivamente utile nel perseguimento degli obiettivi organizzativi. (55)

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(55) ) Quaglino E. La formazione: criteri e metodi di valutazione Franco Angeli Milano 1985