Un punto pregevole della definizione della politica di formazione alla Barilla è la definizione di un modello concettuale di riferimento.
Il modello concettuale di riferimento adottato per leggere ed interpretare la dinamica dell'organizzazione si articola su tre dimensioni.
Sulla prima si collocano le Funzioni in cui l'azienda è differenziata al suo interno (Produzione, Amministrazione, Marketing...), ciascuna con un sotto-obiettivo specializzato che concorre al raggi ungi mento dell'obiettivo fondamentale. Questa dimensione esprime quindi la specializzazione dei compiti nell'organizzazione.
La seconda dimensione corrisponde alla differenziazione verticale, ovvero alla gerarchia di obiettivi, sotto-obiettivi e dei ruoli nell'ambito di ciascuna funzione e dell'organizzazione nel suo complesso. Ad ogni livello coincidono differenziate aree di responsabilità, autorità ed autonomia.
Questa dimensione può essere indicata come la dimensione dell'ampiezza delle responsabilità.
La terza dimensione, meno consueta delle altre, e costituita da una serie di piani tra loro reciprocamente interagenti e trasversali rispetto a ciascuna funzione.
E' possibile tracciare uno schema grafico, sperando che essa possa migliorare la comprensione del modello proposto.
Le dimensioni enunciate danno spessore e profondità alle parti dell'impresa, regolando la complessità e le diverse valenze degli accadimenti aziendali.
Tra questi piani si rintracciano facilmente:
- il piano economico: essendo l'azienda un sistema orientato al profitto, l'attenzione al dato economico, se non altro a livello di orientamento, è un vincolo per tutte le sue componenti, non soltanto per le funzioni o i livelli esplicitamente deputati al controllo di questa variabile. La capacità di valutare ed indirizzare le proprie attività nell'azienda secondo parametri di economicità è uno skill da sviluppare e coltivare in tutti, non delegabile soltanto a specifiche funzioni.
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