(segue) Alla Commissione Suprema per l'Autarchia
(10, 13-14 e 17 ottobre 1938)
[Inizio scritto]

      Dichiara di avere rivolto particolarmente la sua attenzione all'eucaliptus, pianta che cresce molto rapidamente; assicura che le possibilità dell'Africa Orientale in materie di essenze legnose di tutti i generi sono estesissime. Il solo Gimma ha delle foreste immense, che si estendono per centinaia di chilometri, sia in lunghezza che in larghezza.
      Spostatasi la discussione sui problemi relativi ai grassi fa osservare anzitutto come si debba raggiungere l'autarchia del nostro fabbisogno di olio di ricino, necessario soprattutto all'aviazione e successivamente intrattiene i presenti sulla produzione delle essenze dei profumi da fiori e sulla base di alcuni dati relativi a tale produzione, osserva come la produzione nazionale abbia compiuto notevoli progressi autarchici.


      Il 17 ottobre la Commissione Suprema per l'Autarchia riprende lo svolgimento dei lavori all'ordine del giorno, ed esamina i problemi dei metalli: rame, zinco, stagno e l'assestamento delle miniere di zolfo.

      A questo proposito il Duce precisa che per lo zolfo non c'è un problema d'autarchia, esiste bensì quello di un assestamento industriale delle miniere e di miglioramento delle condizioni sociali degli operai. Le conclusioni pratiche cui verrà la Corporazione saranno sollecitamente esaminate dagli organi del Governo per la loro possibile attuazione.
      Si sofferma quindi ad illustrare il problema dell'impiego dei marmi di Carrara ed annuncia che il Governo, in attesa che l'industria del marmo riprenda sui mercati d'esportazione la primitiva vantaggiosa posizione, ha deciso di creare nella provincia di Carrara una zona industriale, favorendo il sorgere di molte industrie che daranno in breve lavoro a parecchie migliaia di operai. Il problema, economico e sociale di quella plaga sarà così pienamente risolto.

(segue...)