Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      L'INCUBOinterpretazioni intemazionali che dovrebbero in un momento come il presente essere il più possibile evitate. »
      L'on. Torre analizzò nel Corriere della Sera con finezza gli elementi contraddittori che costituivano la personalità politica del conte Berchtold. È un esame storico che vale la pena di riprodurre.
      Perchè il conte Berchtold — chiedeva l'on. Torre — scompare dalla scena della politica internazionale? Non conosciamo tutte le ragioni che hanno potuto indurre il ministro austro-ungarico a dare le dimissioni, e l'Imperatore ad accettarle; ma qualche cosa è evidente e innegabile; ed è che il conte Berchtold non era un diplomatico nè un uomo politico pari alla gravissima situazione della Monarchia austro-ungarica nel momento presente. Senza dubbio questa considerazione e questa constatazione hanno contribuito al ritiro del conte Berchtold dal Governo.
      « La politica di lui è consistita infatti in una serie di insuccessi, l'uno più dell'altro dannoso alla politica degli Absburgo. Cominciò a non comprendere quello che si preparava nei Balcani nei primi mesi del 1912; credeva che la Turchia potesse ancora padroneggiare gli e-venti, e credeva che la Lega balcanica fosse una cosa impossibile. \ iceversa la Turchia non era più in grado di fronteggiare le cose nè per mezzo di riforme, che del resto non voleva, nè per mezzo della forza, che le veniva sempre più a mancare; e d'altro verso, la Russia era riuscita a mettere d'accordo gli Stati balcanici, e a incoraggiarli al a guerra. Il conte Berchtold si lasciò sorprendere in un modo incredibile; e quando tentò di spingere Costantinopoli a un piano di riforme in Albania e nella Macedonia, ne suggerì uno che, urtando contro gli interessi bulgari, serbi e greci, affrettò la guerra piuttosto che scongiurarla.
      « Questo primo insuccesso fu fatale per l'Austria-Ungheria; ma il conte Berchtold, anche allo scoppio delle ostilità, non si rese conto delle conseguenze cui andava incontro. Ebbe ognora fede nella vittoria della 1 ur-chia; e s'ingannò di nuovo. Forse, se avesse preveduto quello che stava per accadere, avrebbe cercato di im-
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      i. reggio — Storia della grande guerra d'Italia - Voi. IV 5


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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 4. L'incubo (I pericoli della neutralità)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 197

   

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