Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
LA GRANDE GUERRA D'ITALIA .
compiuto il primo passo decisivo, proclamando la neutralità. E pur tra le strettoie di un rigido riserbo, imposte dalle circostanze, il Presidente del Consiglio aveva saputo far chiari e significativi accenni alle aspirazioni dell'Italia nel mondo, che avrebbero dovuto aver pieno soddisfacimento.
Se la necessaria misura serbata nelle parole fece talora apparire i propositi dell'on. Salandra meno indeclinabilmente fissati di quanto fossero in realtà, i fatti fornirono poi alle sue frasi il più eloquente, il più indiscutibile dei commenti.
Di questa sua netta visione dell'avvenire, fa fede anche il proposito, inflessibilmente attuato, di creare all'Italia una situazione forte : forte politicamente e militarmente. Egli volle un ministero composto di uomini pari alla situazione : e lo formò. Volle la preparazione diplomatica abilissima; volle la preparazione dell'esercito perfetta; volle i problemi economici largamente impostati e risolti. E realizzò i suoi propositi.
Con lui erano gli uomini che potevano e volevano trionfare dei mille ostacoli disseminati lungo la via prescelta. Con lui era un uomo, il quale fin dalla prima o-ra fu l'assertore risoluto dell'indirizzo che doveva indeclinabilmente essere seguito : quell'uomo era l'on. Martini.
Tutti i ministri, nei lunghi mesi della neutralità, ebbero la virtù del silenzio. Quando le trattative con l'Austria, la mediazione del principe di Biilow e gli atteggiamenti dell'on. Giolitti turbarono profondamente i circoli parlamentari, l'on. Cappa ed altri deputati presentarono un'interrogazione « perchè il Presidente del Consiglio ed il ministro degli Esteri vogliano far sapere quanto sieno corrispondenti al vero e come possano essere smentite o rettificate le voci corse intorno a trattative diplomatiche che apparirebbero lesive della dignità del paese e dei suoi interessi ».
L'on. Cappa chiese al governo se intendeva rispondere subito alla interrogazione.
E l'on. Salandra dichiarò : « Potrei rispondere che l'interrogazione seguirà il suo turno; ma sarebbe una ri-
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