Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
LA GRANDE GUERRA D'ITALIA .
se dovrà rinunziare alla gloria presso che indivisa del prostrare tanti nemici ed alla posta del dominio mondiale. Il dilemma sembra ripresentarsi egualmente inesorabile: o vince la Germania, e con essa il principio dell'ordine, ma la nostra patria le diventa vassalla; o la Germania perde, e conserviamo la nostra libertà nazionale, triste fortuna se dev'essere accompagnata dalla licenza settaria e dall'indisciplina sociale.
« Così vediamo risolversi in diversi modi queste ansietà individuali, secondo che in Tizio o in Gajo, l'uno é l'altro conservatori liberali, prevalga l'amore di patria o lo spirito di parte. Quegli, per evitare il più o meno larvato dominio straniero, si rassegna alla tirannide della setta; questi, purché non vinca il candidato bloccar-do, invoca, come un buon italiano del tempo antico, l'imperatore tedesco perchè venga a sradicare le erbacce dal giardin dell'impero. Naturalmente non dice proprio così : non gli mancano arzigogoli e giaculatorie per darsi l'aria ohe a nessuno come a lui stiano a cuore la libertà, la grandezza, la dignità dell'Italia...
« In questo turbamento psicologico, in cui risiede forse il più grave ostacolo perchè l'Italia nostra, 1 Italia degli italiani, trovi -dirittamente la sua volontà, sdegnando lusinghe e minacce così dal nostro vecchio partito francofilo come da quell'altro nostro partito che prima fu di Spagna e poi fu d'Austria e ora è d'Austria-Germania, verrebbe voglia in primo luogo di riconoscere un errore che viene da fiacca fede e da debole logica. Non è possibile rassegnarsi a credere che fra le nostre idee e gl'interessi della nostra patria sia un dissidio inconciliabile. O le idee son buone e vere, e allora devono giovare così all'individuo come alla nazione; o la nostra nazione, per vivere e per grandeggiare, ha bisogno delle idee opposte alle nostre, e allora le nostre son cattive e sbagliate, e dobbiamo coraggiosamente ripudiarle.»
Il Borgese concludeva :
« Chiusa in una posizione logica e sentimentale in tutto coerente e inespugnabile, combatte per la Germania la democrazia nera. La democrazia rossa è, invece, divisa : parte, il cosidetto socialismo ufficiale, mentre
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