Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIA
      « E lo stesso dovere compiremmo contro ogni mercato della nostra neutralità a base di compensi territoriali. Noi diciamo che la sola neutralità onesta — anche se imbelle — è quella che non chiede di essere pagata. La neutralità che specula sui conflitti ne' quali gli altri profondono sangue e ricchezza, è la neutralità di Shylok. Un popolo non può ricavare da una simile politica usuraia che odio e disprezzo, entrambi ben meritati. Perciò, se anche le trattative avviate da Biilow potessero darci — cosa impossibile — i più larghi compensi territoriali, noi affermeremo pur sempre la nostra decisa ed assoluta opposizione all'ignobile traffico dell'onore italiano, dividendo fin d'ora la responsabilità nostra da una simile vergogna. »
      Data l'ostilità che tutte queste categorie di socialisti, sindacalisti, internazionalisti, rivoluzionari, avevano in passato sempre dimostrato per la guerra, data la scarsa sensibilità che in passato essi dimostravano ai concetti di patria e di nazionalità, si può facilmente immaginare quale enorme impressione dovesse suscitare nelle masse il loro nuovo atteggiamento.
      E tanto maggiore doveva essere e fu effettivamente il risultato della loro propaganda interventista per il fatto che la parola e gli scritti di quegli esperimentati suscitatori di vibrazioni nell'anima popolare, avevano precisamente l'intonazione adatta a determinare gli scatti più vivi e passionali nella folla.....


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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 5. I veggenti (L'orientazione dei partiti)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 177

   

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Shylok Biilow