Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

Pagina (127/179)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      LE NOSTRE TERREmò Medici poco lungi da Trento, sullo stradale di Per-gine.
      Garibaldi nel 23 luglio coi suoi volontari aveva sostenuto un aspro combattimento a Bezzecca e nei giorni seguenti aveva occupato Val di Concei e Campi, trasportando il suo quartiere generale nella Giudicaria ed iniziato l'investimento di Lardaro, quando nel giorno 25 giunsegli l'avviso di un primo armistizio di otto giorni. Egli, padrone delle due valli principali che dal Garda rimontano a Trento, si avviava a raggiungere la meta, tanto più che una divisione dell'esercito regolare, comandata dal Medici, dall'altro Iato era giunta a pochi chilometri quasi da Trento, quando nel 10 agosto giunsegli il seguente telegramma dal capo di stato maggiore : « Considerazioni politiche esigono imperiosamente la conclusione dell'armistizio, per il quale si richiede che tutte le nostre forze si ritirino dal Tirolo, di ordine del Re. Ella disporrà quindi in modo che per le ore 4 pom. di posdomani 11 agosto le truppe da lei dipendenti abbiano lasciata la frontiera del Tirolo. Il generale Medici ha dalla sua parte incominciato i movimenti ».
      Quali amarezze abbia provato l'Eroe chi può dirle? Forse la visione delle onte immeritate di Custoza e di Lissa : Venezia avuta come un'elemosina dalle mani straniere; il Trentino perduto; Trieste abbandonata : tanto sangue della più balda gioventù italiana inutilmente versato, passò nell'animo suo e vi dovette suscitare in tumulto amarissimi pensieri; ma al tempo istesso i sentimenti del dovere e di evitare dissidii in quel momento di lutto e di raccoglimento, fugarono ogni tentazione di resistere.
      Senza svelare nemmeno agli intimi la tempesta interna, Garibaldi prese la penna, e, fermo nel volto impenetrabile, rispose a La Marmora una sola parola, la storica, immortale parola: « Obbedisco ».
      Mezzo secolo è trascorso da quell'ora : e il popolo trentino ha seguitato a combattere, con le armi che gli erano consentite, per la sua italianità.
      — 127 —


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 8. Le nostre terre (Dal Brennero alla Dalmazia)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 167

   

Pagina (127/179)






Medici Trento Per-gine Bezzecca Val Concei Campi Giudicaria Lardaro Garda Trento Medici Iato Trento Tirolo Tirolo Medici Eroe Custoza Lissa Venezia Trentino Trieste Garibaldi La Marmora