Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
la grànde guerra d'italiachi arazioni — e specialmente quelle sulla Germania — sono molto discordi con ciò che da vari giorni va dicendo qualche deputato cattolico italiano i cui legami col Centro germanico e con le organizzazioni sindacali cristiane tedesche sono notissimi...
Romolo Murri, in un volume intitolato « La Croce e la spada », ha largamente trattato del neutralismo cattolico, sia quale manifestazione di partito militante, sia quale tendenza della Santa Sede.
« Scoppiata la guerra — è detto in quel volume — i cattolici furono in massa, salvo qualche rarissima eccezione individuale, per la neutralità. E fu, la loro, neutralità militante e ricca di ripercussioni, proselitismo tenace. Considerazioni di carattere nazionale hanno avuto assai scarsa parte in questo atteggiamento, checché dicano taluni giornali cattolici. L'impresa di Tripoli non toccava in nulla lo svolgimento della vita interna della nazione, e i clericali trovarono allora comodo fare i nazionalisti; tanto che allora sorse la breve ed innaturale alleanza fra il nuovo partito nazionalista ed essi. Ma u-na guerra contro l'Austria avrà ripercussioni vaste e profonde nella vita interna del paese; il primo istinto dei cattolici è stato quindi di conservazione. E chi osserva con occhio attento le manifestazioni dello spirito pubblico in Italia e vede come nel neutralismo ad oltranza si sono subito trovati d'accordo i gruppi politici che hanno avuto, in quest'ultimo periodo della vita nazionale, una più larga parte nello sfruttamento del potere a scopi di parte e nel malgoverno e nel favorire il letargo della coscienza collettiva, scuopre subito gli intimi legami correnti fra il clericalismo ed il neutralismo.
« Inoltre i cattolici, nel loro insieme, non sono riusciti meli a smettere l'ostilità sorda ed antica contro l'unità nazionale. Molti, anzi, l'hanno coltivata con ogni cura. L'aristocrazia cattolica è legittimista e regionalista, antifrancese e austriacante. Perchè? Per tradizione e per principio; cioè per una doppia inerzia, mentale e morale. Il clero segue con grande docilità 1* indirizzo tradizionale. Un vecchio giornale cattolico che meglio
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