Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      la tesi neutralista
      « Ma che cosa balbettate? Che essendo la sola grande Potenza europea rimasta neutra, voi vi proponete d'essere mediatrice tra i belligeranti, e vi promettete il giorno della pace di « proclamare i grandi principii che dovranno stabilire dei buoni rapporti tra gli Stati e la limitazione degli armamenti, il plebiscito e la giustizia arbitrale ».
      «Che... che... che...?
      « Quando noi ci saremo battuti, voi che vi sarete contentati di lavarvi le mani come Ponzio Pilato, verrete a... darci delle lezioni?!
      « Ma ci credete così ingenui? »
      Si può facilmente immaginare come questo scritto pungesse i socialisti italiani; e l'irritazione crebbe quando Hervé insistette nei suoi attacchi, volgendosi personalmente all'on. Turati.
      Questi rispose all'antico antimilitarista francese, che s'era mutato in ardente guerrafondaio; rispose in un'intervista, pubblicata dal Giornale d'Italia.
      L'on. Turati dichiarò, fra l'altro, che nella quasi totalità, i socialisti italiani nutrivano le più vive simpatie per le nazioni alleate, sentivano non solo l'infamia ma il comune pericolo che emergeva dallo strazio fatto del Belgio e delle convenzioni che lo proteggevano, e facevano voti i più cordiali per la vittoria anglo-francese. Ma se cotali argomenti, prevalentemente giuridici e sentimentali, potevano suscitare non solo simpatie ed auguri platonici, ma anche una cooperazione morale e diplomatica di varia natura e persino la formazione ed il concorso di legioni generose di volontari, certo non bastavano, secondo l'on. Turati, da soli a determinare lo intervento armato collettivo di tutta una nazione, i cui militi erano obbligati dalla coscrizione obbligatoria.
      « È ben diffìcile predire oegi — aggiunse l'on. Turati — quale precisa forma di Internazionale si ricostruirà domani. Personalmente, io sono fermissimo nel pensiero che, malgrado il disorientamento momentaneo (battezzato bancarotta dagli avversari), gettato nei vari partiti socialisti dal tremendo imprevisto della guerra, la
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 11. La tesi neutralista
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 161

   

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