Storia moderna della Sardegna di Giuseppe Manno
172 storia di sardegna. [4*793]cani piombarono pel buio tentando malamente di guadarlo, oppure nei tragetti, nei quali nel giorno appresso caddero prigioni dei nostri. Nč basta. In quel furioso retrocedere, i venuti da sezzo, ignari della sorte di chi li avea preceduti, e udito quello stretto trarre d'armi da fuoco, avvisarono cbe le schiere fuggitive fossero milizie sarde che venivano loro addosso. Francesi contro Francesi scambiano un orrendo fuoco, e, cosa nefanda 1 spargono il sangue dei fratelli sulla terra nemica.1
Il giorno appresso era miserando spettacolo. I cadaveri degli uccisi da lunge colle armi da fuoco, e dei massacrati dalla ferocia dei nostri montanari, i quali scorrevano quasi braccheggiando in traccia de' Francesi smarriti; la quale ferocia non so intendere come sia stata esaltata a fazione gloriosa da qualche scrittore di quel tempo,1 quando dovea tenersi per macchia vergognosissima, o scusarsi solo come barbarie di pochi inumani. Sparso il suolo di ogni maniera d'armi, di salmerie e di bagagliume. Prigioni che giungevano da ogni banda; ' e fra questi (cosa acconcia alla nazione ed ai tempi), alcune donne coperte di abito maschile; e quindi bottino di tutta quella roba sperperata. Risultamento infelice di tentativo mal ordinato e peggio eseguito; ma che potea tornare fatale a Cagliari senza l'animo e la bravura del Pitzolo, il quale dee dirsi in quel giorno il salvatore della sua patria:
' Sopra alcuni particolari di queata fuga, avvi contrarie tradizioni c conUari racconti. Io ho seguito l'esattissimo cronachista di questa guerra il Padre Tommaso Napoli nelle sue memorie manoscritte, col quale concordi 1 autore delle Memorie storiche dell* spedizione della gran fiotta francut contro Pisola di Sardegka , Bologna, 4793, ed tua reiasione scritta dal Pitzolo nello stesso campo di Gliuc nel 21 febbraio. Inquanto all' incontro dei Francesi coi Francesi*, ho anche raccolto informazioni tali da non lasciarmi dubbio della sua veritŕ. Se avessi dovuto attenermi alle relazioni officiali del viceré, avrei dovuto tacere di questa Catióne, perché il segretario di Stato, oltre all'aver nei suoi spacci trasportato all'albeggiare il movimento dei Francesi che ebbe luogo all' annottare (come trasportň poscia da un giorno all'altro la fiera burrasca del 17), si ridusse a parlare del solo sbandamento delle milizie. Del coraggio e delle disposisioni del Pitzolo neppure una parola. Si disse in tempi posteriori bugiardo come un bollettino : anche i nostri bollettini erano di quel conio. 4
* Vedi le predette Memorie storiche.
5 Fu fatto prigioniere, fra gli altri, il capitano di truppe di line' De Villini.
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