Storia moderna della Sardegna di Giuseppe Manno

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      244 STORIA DI SARDEGNA. [4793]gravi parole : essere stato il suo cuore profondamente addolorato al conoscere cbe un popolo, mostratosi nell'anno innanzi così fedele, fosse trascorso ad eccessi che cosi palesemente offendevano l'autorità sovrana. Le cagioni erano involte nell' oscurità, e perciò non essere ancora tempo di provvedimenti decisi. Aversi intanto argomento di riguardare in diverso aspetto l'avvenire, considerate le dimostrazioni di fedeltà e di devozione date dalla Reale Udienza e dagli Stamenti in quella relazione: essere adunque il re tranquillo sopra l'uso dell' autorità viceregia che il magistrato avea preso ad esercitare, e che gli si confermava. Provvedessero però prontamente a far restituire le armi al reggimento Schmid, ed a farlo rientrare al servizio della piazza : potrebbe altrimenti per quel disarmamento muoversi grave querela dai cantoni svizzeri. Provvedessero eziandio a tener guardati i littorali del regno pel caso di una seconda invasione nemica. Mostravasi pure in quella risposta inclinato il re a concedere un'amnistia pei trascorsi tutti di quel giorno 28 aprile : ma dicea sperare che non si commettessero novità nelle altre parti del regno. E siccome, prima cbe scoppiasse quella sollevazione, era stato già nominalo a novello viceré il marchese Filippo Vivalda, indicavasi nella stessa risposta la fiducia del re di vederlo accolto in Cagliari, come si conveniva alla dignità sua di regio rappresentante.
      Ma le novità cbe si voleano cansare erano già avvenute dappertutto ove eravi dimora di Piemontesi ; specialmente in Alghero e in Sassari, dove il notaio Giovanni Onnis, commissario spedito dalla Reale Udienza, era riuscito in breve tempo a raccozzare insieme ed imbarcare i proscritti, e, per quanto egli ne scriveva, con tanto pubblico favore, che 1* accoglimento fattogli in Sassari avea avuto l'aria di una popolare ovazione. La Reale Udienza non avea mostrato dapprima di voler acconsentire alla propagazione di quel movimento fuori della capitale, essendosi contentata nelle sue lettere circolari di annunziare a tutte le autorità del regno l'accaduto in Cagliari, e la necessità in cai erasi trovata di assumere 1' autorità supremi; ma gli Stamenti ed il popolo, dicea essa, aveano così voluto. Anzi dubitandosi che il governatore di Sassari, cavaliere Morii, fosse per mostrarsi renitente a riconoscere il novello ordine di


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Storia moderna della Sardegna
di Giuseppe Manno
Felice Le Monnier Firenze
1858 pagine 466

   

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