L'umorismo può essere considerato come uno dei prototipi del pensiero divergente. Se effettivamente l'umorismo è basato sull'idea di un approccio originale a cose conosciute, fare ascoltare dell'umorismo può in qualche modo servire da "modello" di creatività. Presentando l'umorismo agli studenti, noi non solamente diamo del piacere - che si manifesta attraverso il riso - ma formiamo anche un modello di pensiero divergente; se in seguito chiediamo agli allievi di svolgere un compito nel quale questo tipo di pensiero è valorizzato, possiamo formulare l'ipotesi che essi riusciranno meglio di coloro che non sono stati posti in questa situazione in cui era presente l'umorismo.
Per far ridere occorre utilizzare una forma dell'umorismo apprezzato dall'uditorio sul quale vogliamo far presa. E' chiaro che coloro ai quali piace la comicità di Franchi e Ingrassia non sanno apprezzare le battute di Roberto Benigni. L'umorismo di Charlie Chaplin è diverso da quello di Woody Alien.
Non soltanto ci sono importanti differenze nei diversi stili umoristici, ma vi è anche una grande diversità di stili di preferenza.
Le ricerche d'Eysenck (10) hanno per esempio dimostrato che gli estroversi preferiscono l'umorismo sessuale e aggressivo e gli introversi l'umorismo del nonsense.
Levine (27) scriveva che per utilizzare l'umorismo "si deve essere liberi dalle costrizioni del pensiero logico e razionale".
In un certo senso ciò vale anche per la creatività, almeno per quello che viene valutata nel test di creatività. L'umorismo, la curiosità, l'arte e la creatività in generale, trovano il loro punto di partenza da ciò che è nuovo, inusuale; ciò richiede un certo distacco da ciò che è convenzionale, usuale e che comunemente ci si attende.
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