Giuseppe Di Febo
Psicopedagogia dell'umorismo


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     Se l'insegnante vuole aiutare i propri allievi nel lavoro di collaborazione e incoraggiarli nella ricerca di soluzioni originali, includere un "umorista" in un gruppo di lavoro può essere un approccio efficace; ma, per fare questo, l'insegnante deve conoscere bene non solamente quali sono gli umoristi della classe, ma anche quali sono i rapporti fra gli allievi, perché occorre che coloro che si trovano in un gruppo di lavoro abbiano delle affinità fra di loro: altrimenti possono nascere dei conflitti e l'umorista in questo caso non può essere di grande aiuto.
     E' molto importante comprendere l'influenza dell'umorista su ciò che succede nel gruppo, non solamente per quanto concerne l'aspetto cognitivo del lavoro ma anche per gli aspetti affettivi. La dinamica di gruppo evidenzia soprattutto le relazioni affettive fra i partecipanti e generalmente, le persone che partecipano a un gruppo di questo tipo non si conoscono e il compito di formare una rete d'interazione ad un livello affettivo profondo crea in qualche modo un microcosmo. Per i partecipanti, si tratta di un'esperienza molto diversa da quella che possono avere nei loro incontri abituali con gli amici o in situazioni di lavoro. La dinamica di gruppo permette e incoraggia la presentazione di sé ad un livello molto più profondo che negli incontri abituali. Si giunge a questo tipo di relazioni grazie all'intervento dell'animatore, che incoraggia e rinforza nei partecipanti certe forme di comportamento.
     L'umorista è utile ai membri del gruppo, perché permette loro di sopportare la situazione e di adattarsi lentamente alle "regole del gioco". In seguito, l'atmosfera del gruppo cambia; le persone si ascoltano e si interessano l'uno dell'altra e diventano più aperte; la fiducia fra i membri del gruppo aumenta e si produce una certa "intimità psicologica" e questa alimenta il desiderio dei partecipanti di approfondire la conoscenza di sé e degli altri.