a) la struttura organizzativa;
b) i meccanismi operativi;
c) lo stile di direzione.
La struttura organizzativa è la prima degli elementi dell'organizzazione aziendale. Essa concerne gli organi tra i quali viene suddiviso il lavoro (al di là della diversa terminologia adottata per identificarli), le funzioni assegnate agli argani ed infine le relazioni tra gli organi che compongono la struttura.
I meccanismi operativi sono strumenti volti a "chiarire meglio ai membri dell'organizzazione ciò che viene loro richiesto, la funzione del loro lavoro in relazione al raggiungimento degli obiettivi organizzativi ed infine ad incoraggiare la loro collaborazione" (Lorsh, 1970).
Lo stile di direzione, per concludere, va inteso come il tipo di comportamento che i dirigenti devono tenere nella conduzione dei propri collaboratori. Se orientarsi più verso modelli di autorità autocratici o, al contrario, democratici.
Per quanto riguarda il discorso organizzativo concernente la Direzione del Personale noi ci limiteremo a considerare solo la prima delle variabili menzionate, la struttura organizzativa.
Si faccia attenzione che non intendiamo fornire delle soluzioni immediatamente applicabili caso per caso. Ciò è impossibile. Non esistono, in questo campo come in altri, modelli generali validi ovunque. La ricerca di schemi generali risponde a delle esigenze fondamentali dell'uomo, ma nonostante ciò, all'atto pratico si dimostra di utilità nulla o scarsa. E' necessario rifuggire dalla tentazione di organizzare un ufficio o un dipartimento seguendo dei parametri preconfezionati, che rischiano di portare a delle soluzioni del tutto inadeguate e che non danno alcuna garanzia di funzionamento. E ciò per una ragione molto semplice: gli schemi e i modelli possano essere applicati in situazioni statiche, non certamente in realtà, come quella dell'impresa, presentanti una marcata connotazione di dinamicità. Quanto detto è ancor più vero per la DdP di cui si è messo in evidenza nei paragrafi precedenti l'elevato ritmo di trasformazione.
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