Sono propria costoro che potranno percepire i mutamenti nella struttura della professionalità dei propri collaboratori. Se tali mutamenti si sono indirizzati verso la direzione voluta. In conseguenza essi (i superiori gerarchici) saranno i primi ad essere in grado di offrire suggerimenti e annotazioni riguardo al processo formativo attuato.
Riguardo invece alla fase della progettazione delle situazioni formative limitiamoci a considerare l'aspetto delle scelte operate dall'Azienda in materia di metodologie didattiche.
La Barilla ha decisamente optato per l'adozione delle metodologie didattiche attive. Il discente non viene relegato, come in altre realtà aziendali è dato riscontrare, in una situazione passiva.
Il dipendente è e deve rimanere il protagonista dell'attività formativa. Il centro di gravità di tutto il Sistema Formativo.
Cinque sono le tecniche di formazione adottate nelle varie situazioni formative dall'azienda.
Accanto alla lezione cattedratica ( che però non si risolve in un monologo ma si apre sovente in una libera discussione e riflessione tra i diversi membri della situazione) vengono adottati il metodo dei casi, il role-playing e le esercitazioni, verbali e scritte.
Due parole sull'applicazione del metodo dei casi nell'Azienda.
Esso non si limita all'esame di casi scritti ma prende spesso la forma di esame di casi testimoniati direttamente da chi ne è stato protagonista. In tal modo è dato soffermarsi su aspetti che la schematicità dei casi scritti non consente.
Pertanto anche sotto il profilo delle metodologie didattiche adottate l'azienda sembra conformarsi alle indicazioni della migliore dottrina che indica come ottimale una studiata combinazione di tecniche formative, senza alcuna preferenza preconcetta nei confronti di qualcuna, un'applicazione circostanziata delle tecniche medesime.
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