PAOLA
Ascolta, ascolta, Clara, la parola di tuo padre, da tanto tempo attesa.
CLARA
Troppo tardi, zia. Perdonatemi.
PAOLA
Non č mai tardi nell'attuare la bontą.
(S'ode ancora bussare al portone. Paola che va a vedere, annunzia)
Č Nemesio.
GIANCARLO
Nobile giovane!
PAOLA
(avvicinandosi con particolare affetto a Clara)
Non senti Clara la voce che ti invita a ubbidire a tuo padre? Su di' la parola che deve ridare vita a questa casa.
(S'ode di nuovo bussare.)
Dunque?
(Sale intanto dal di sotto la serenata delle vendemmiatrici.)
GIANCARLO
Dunque?
(Clara raccolta in sč, china il capo sul tavolo, presso il quale va a sedere, se non vi č gią seduta. Il padre e la zia le si avvicinano, premurosamente.)
PAOLA
(che si china ansiosa su lei)
Dunque?
(Mentre Clara rompe in pianto e la serenata continua)
CALA LA TELA
FINE DEL DRAMMA
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