CARLO - Ed egli, come se nulla fosse, vi è tornato, con le sue recidività, per ben quattro volte.
FRANCESCO - Io, certo, non ci tornerò più.
CARLO - Anche Pietro diceva così. Invece l'abbiamo visto tornare a soli dieci giorni dalla scarcerazione.
FRANCESCO - Perché i propositi erano deboli.
(In questo momento giunge altro detenuto, pure giovane: Michele).
SCENA TERZA
CARLO - Michele! Il santo guerriero, vincitore del drago. Dicci un po': come vanno i tuoi amori?
MICHELE - Quali amori!...
CARLO - Non fare lo gnorri.
MICHELE - Da per tutto mettete il naso?
FRANCESCO - Allora qualche cosa c'è davvero. Di che si tratta?
MICHELE - Tempo fa riuscii di fare giungere nelle mani d'una nostra collega del padiglione di sinistra, durante la messa, un biglietto, messaggio d'amore, senza però averne avuto risposta. Ecco tutto.
CARLO - Non per ciò sono cessate, appunto durante la messa, scambi di tenere occhiate.
FRANCESCO - Magro conforto. Appunto di detenute, ve ne sono due o tre davvero simpatiche. Accidenti ai pregiudizi!...
MICHELE - (per cambiar discorso) Avete saputo l'ultima novità?
CARLO - No. Di che cosa si tratta?
MICHELE - Il Ministro di Grazia e Giustizia, il nostro Ministro, ha istituito gli assistenti carcerari.
FRANCESCO - Assistenti carcerari?
MICHELE - Sì e da scegliersi tra le migliori persone del luogo.
CARLO - Dobbiamo proprio dire che i tempi cambiano. Quali compiti sono stati assegnati a questi assistenti?
MICHELE - Di portare a noi, dall'esterno, con la voce del mondo, ogni conforto; di assisterci in ogni nostra necessità.
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