Ben altre furono le ragioni di quella infamia. Io, che mi trovavo a Teramo nella notte tragica, sfuggi per miracolo al vile agguato. Mi salvai e vidi i nostri appesi agli alberi, come bestie maledette. Vidi il nostro capo che, nella robusta maturità, mi fissava con due occhi terribili. Nel passargli vicino, pareva che mi dicesse: - Vendetta, vendetta, compagni! -
Il preside Torrejon ci offre, in compenso della nostra resa, restituzione delle nostre famiglie e dei nostri beni, assunzione, con i nostri gradi, nelle forze armate del vicereame. Le condizioni sono buone e noi potremmo migliorarle con certi altri nostri atti. Sangue richiama sangue. Sette furono i nostri a ghignare, lividi, alle sette porte; sette dovranno essere le teste di coloro che dovranno placare l'ira, nel sepolcro senza pace. E da ognuna di quelle teste cadrà nelle nostre tasche una pioggia di ducati d'oro. |