GIACOMIN - Bene ha parlato il signor Segretario. Un applauso. (Tutti applaudono).
ERIO - Riconciliazione allora in tutti. Oggi, in questo perdono, nella raggiunta santa unità, sia soltanto l'Italia nella fiamma del nostro cuore. (Altri vivi applausi).
GIUSEPPINA - Io, vedova di guerra, non credevo di dover assistere, in questo piccolo mondo non più antico, ad un altro capitolo del romanzo della vita, colmo di appassionate vicende.
GIACOMIN - Tutto bene ciò che finisce bene. Eleviamo, in questo felice incontro, il nostro devoto, religioso pensiero, a tutti i caduti per la patria. (Tutti in raccoglimento si alzano in piedi).
ERIO - In tutti i cuori, anche in quelli apparentemente meno aperti, vi è generosità. Bravo al valoroso alpino del fronte del Trentino. (Lo abbraccia e lo bacia).
GIACOMIN - Mi dica, nobile combattente ornato dal nastro azzurro, con quale battaglione fece la guerra?
ERIO - Col primo.
GIACOMIN - Allora?...
ERIO - Sì, ne conoscevo il tenente mitragliere.
GIACOMIN - Ed era?
ERIO - Il Bimbo di Oria.
(Sorpresa, commozione generale. Tutti l'abbracciano. Mentre il fonografo suona ancora un canto di guerra si chiude lentamente il sipario).
FINE
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