Umberto Adamoli
VEGLIA AL CONFINE
(Dramma in quattro atti)


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     1° CONTRABBANDIERE - (continuando nella narrazione) Tutti passarono. Ritenendo in tal modo la via libera il grosso si mosse. S'era già varcato il confine; si camminava già sicuri verso l'interno, quando il grido di "Molla", grido di guerra dei finanzieri, ci fece tremare e abbandonare, per evitare il peggio, le bricolle.

     3° CONTRABBANDIERE - Fallimento della scuola.

     1° CONTRABBANDIERE - (con risentimento) Il grido era del Bimbo. Sempre lui, il maledetto.

     3° CONTRABBANDIERE - E' un demonio. Per sveltezza e scaltrezza ci mette tutti nel sacco.

     2° CONTRABBANDIERE - Con questo demonio siamo qui sicuri? Se qualcuno venisse, come giustificheremmo la nostra presenza qui a quest'ora e in queste nostre condizioni?

     OSTE - Col gioco e col vino. Non è osteria questa? Io sarei a confermare tutte le vostre fandonie. (Con un certo umorismo) Si fa quel che si può su questa terra per aiutare il prossimo.


     1° CONTRABBANDIERE - Allora carte in tavola e altro vino, nostro amico e nostro conforto nelle ore di tristezza. (L'oste provvede a soddisfare l'invito).

     3° CONTRABBANDIERE - Ora va bene. Io però non ho capito ancora cosa ci guadagnino questi burlandott a rovinare la povera gente.

     OSTE - A fare il loro dovere, come dicono.

     3° CONTRABBANDIERE - Sono trattati proprio bene, con quei quattro soldi che prendono, per fare il loro dovere. Stolti!

     1° CONTRABBANDIERE - Puntigliosi e orgogliosi come sono, non la vogliono capire.

     2° CONTRABBANDIERE - E hanno anche fumo, e non poco, nella testa. Si vantano di essere i soli soldati a guardia del confine.


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Umberto