Umberto Adamoli
VEGLIA AL CONFINE
(Dramma in quattro atti)


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     SINDACO - Del ragazzo caduto nell'acqua, tratto da lei in salvo proprio in questo punto.

     BRIGADIERE - E che vi č stato di straordinario?

     SINDACO - Sempre modesto il nostro Bimbo.

     BRIGADIERE - Ecco. Tornavo, sul mezzogiorno, da Albogasio. Alle vicinanze del cimitero intesi molte grida. Corsi. Seppi che un bambino era caduto in queste acque. Vidi galleggiare un cappello. Mi gettai di sotto. Mi tuffai. Riportai a galla e nella vita il bambino. E con questo?

     SINDACO - Ma io scriverņ. Simili fatti non debbono rimanere, per modestia, nel silenzio. E del fermo di Colmaregia, che ha fatto pure molto rumore nella vallata?

     BRIGADIERE - Anche lą non feci che il mio dovere.

     SINDACO - Se la sbriga subito lei con il suo dovere. Ma bisogna vedere come si fa questo dovere. Mi racconti, (con tono scherzevole) il Sindaco deve saper tutto. Le pare?


     BRIGADIERE - Senza dubbio. Ero in appostamento, con una guardia, dietro un cespuglio, nelle vicinanze della cascina di Origo. Nulla era stato avvertito durante la notte. Sull'alba, ora propizia per i contrabbandieri, intesi di lą del valloncello, in territorio elvetico, un lieve rumor di frasche. Aguzzando in quella direzione la vista vidi ombre che, come fantasmi, salivano dal basso in alto. Non vi era dubbio sulla qualitą di quelle ombre. Dove quei contrabbandieri avrebbero tentato il passaggio? Li seguii da solo, zitto zitto, quasi carponi, essi di lą, io di qua del confine. Giunto ai primi chiarori sotto il picco di Colmaregia, mi nascosi. Ero lą da poco, quando li vidi uscire dal bosco e comparire sul nostro territorio. Strana quella loro sicurezza. Li affrontai a ogni modo senza titubanze. Al mio grido si fermarono, sbigottiti. "Nessuno si muova" gridai. "Gił i sacchi". Quando mi parve che, nella forza del numero e delle roncole, volessero reagire, lanciai ancora, con fermezza e con il fucile spianato, il grido: "sparo". Avevo gią il dito sul grilletto, stavo per sparare, certo in aria, quando nella fuga intesi il tonfo delle bricolle abbandonate. Ecco tutto.


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Umberto