Umberto Adamoli
VEGLIA AL CONFINE
(Dramma in quattro atti)


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     2° FINANZIERE - (Guardandovi di nuovo) E' vero. Il mistero aumenta.

     1° FINANZIERE - E' dramma e in pieno svolgimento.

     2° FINANZIERE - Sento nell'aria che diviene sempre più opaca, nella neve che cade sempre più fitta, nella bufera che cresce, un non so che di oscuro.

     1° FINANZIERE - E uomini si muovono in questa solitudine bianca con ansia mortale, silenziosi come fantasmi, inesorabili come la corsa del tempo, pronti a colpirsi.

     2° FINANZIERE - Zitto. Qualcuno s'avvicina.

     1° FINANZIERE - Ma nessuno si vede.

     (Mentre così parlano due figure bianche, comparse da un lato, li fa balzare).



     SCENA SECONDA

     BRIGADIERE - (che è una delle due figure vestite di bianco per confondersi con la neve) Bravi. Bella vigilanza.

     2° FINANZIERE - Accettiamo il rimprovero. Il suo stratagemma è riuscito.


     (Mentre parlano, osservano con una certa curiosità l'altra figura, con gli occhiali neri e il cappuccio, molto ambigua. I due finanzieri si fanno, senza esser visti, segni significativi e come se si domandassero: "Ma chi è?" Debbono essere molto abili in questa mimica, su questo strano personaggio, dai segni curiosi).

     BRIGADIERE - Che c'è di nuovo?

     1° FINANZIERE - Gente che spia in basso, gente che spia in alto. Sono chiari i segni di un qualche tentativo di sconfinamento.

     BRIGADIERE - Anche in alto?

     1° FINANZIERE - Da dietro una roccia un uomo spia.

     BRIGADIERE - (che vi guarda) Non c'è nessuno in alto.

     1° FINANZIERE - Ma sì che c'è, brigadiere.

     BRIGADIERE - Ti dico di no e basta.

     1° FINANZIERE - Va bene. Mi sono sbagliato.


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Umberto