NEMESIO
Ma se tutto qui è sereno.
CLARA
Nonostante...
NEMESIO
Abbi, abbi in me fiducia.
CLARA
Ed ho fiducia. Ma tu fra giorni parti.
NEMESIO
Per adempiere la promessa fatta a mia madre, sul letto di morte: promessa di portare il suo ultimo bacio a mio padre, che dorme il sonno eterno sui monti della Dalmazia, ove cadde combattendo per un santo ideale.
CLARA
Nobile l'atto, ma lungo è il viaggio, insidiosa la lontananza.
NEMESIO
L'insidia è qui, in tuo padre e...
CLARA
No, no. Niente altro mi dirà mio padre, ne sono sicura e io giungerò a te limpida come acqua di sorgente, pura come fiore in boccia.
NEMESIO
Con la benedizione del cielo.
(A questo punto la zia Paola, che vive con lei, chiama.)
PAOLA
Clara...
CLARA
Vengo, vengo zia. (A Nemesio) Debbo andare. È tardi.
NEMESIO
È l'ora dell'Avemaria e delle sicure promesse.
CLARA
L'ora soave del canto delle anime.
NEMESIO
E niente altro mi dici, Clara?
CLARA
Torna presto.
Io o sarò tua o di nessuno. Una volta si vive nell'amore, come una volta si vive nella vita.
NEMESIO
Mi basta. E allora?
PAOLA
(chiama ancora)
Clara...
CLARA
Vengo, vengo zia.
NEMESIO
E allora?
CLARA
Sia felice il tuo viaggio.
NEMESIO
Senza un bacio?
CLARA
Un bacio...
NEMESIO
Roseo suggello a ogni patto d'amore.
CLARA
Sì, ma dopo l'altare.
NEMESIO
Anche prima, nella religiosità dei sentimenti.
CLARA
Sentimenti che debbono rimanere chiusi, con il bacio, nell'attesa deliziosa, nella santità del cuore.
NEMESIO
Gli spiriti luminosi avvolgano, cara fanciulla, la tua casa, la tua vita candida, le tue speranze.
(Mentre Nemesio le bacia con rispetto la mano e la sera canta.}
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