TOMMASO - (rivolto a Pietro) Che ne dici?
PIETRO - E' una delle vostre: un'altra serva pagata.
DONNA - (infuriata pių che mai si avvicina a Pietro in atteggiamento aggressivo, con i pugni in aria) Come, come? Io serva pagata... Io...
FILIPPO - (si frappone tra i due, per evitare l'alterco, ripetendo): Calma, calma.
DONNA - (nella sua minaccia, risolutamente) Voglio cavare gli occhi a costui; gli occhi gli voglio cavare.
(Altri operai giungono frattanto gridando nella confusione)
Sciopero. Sciopero.
TOMMASO - (ironico) Evviva il tempo nuovo.
SIPARIO
ATTO TERZO
QUADRO PRIMO
Nello stesso salottino del primo atto. All'aprirsi del sipario i fratelli Mario e Renato, presente l'amico Aldo, sono in animata discussione.
SCENA PRIMA
RENATO - (in piedi, agitato, mentre gli altri due seduti ascoltano) Vi sono individui, amico Aldo, che vengono al mondo per rappresentare le occulte forze del male. Questo mio fratello, con la mente annebbiata, č un figlio di tali forze.
MARIO - Io?
RENATO - Sė tu, che hai gettato lo scompiglio in questa casa e avvelenata l'esistenza ai nostri genitori.
MARIO - La solita stupida storia.
RENATO - Come? Ripeti.
MARIO - Sė, stupida storia che ormai non convince pių nessuno. Il mondo cammina, caro mio, e ognuno deve adattarsi alla evoluzione che avvolge e cielo e terra e ogni cosa creata.
RENATO - E vi manda all'inferno, seminatori d'odio. Perdona, amico Aldo. Una ventata dell'oriente ha pure sconvolto l'armonia, la pace della nostra famiglia.
ALDO - Ne sono proprio rammaricato. Certo, viviamo in un tempo oscuro. Non si sa dove andremo a finire.
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