SCENA SECONDA
1° CONTRABBANDIERE - (sotto voce) Ci siamo. Portano via i sacchi, questi maledetti, e vogliono portare via anche le persone. Al gioco e giudizio.
2° CONTRABBANDIERE - (rivolto all'oste) Hai nulla in casa?
OSTE - Non sono tanto stupido. Ci cascai una volta, non ci casco più.
1° CONTRABBANDIERE - Bravo. (Come per far sentire fuori, dando un forte colpo sul tavolo) Busso...
3° CONTRABBANDIERE - (guardando verso la porta) Questa volta è davvero cappotto.
OSTE - E sì...
VOCI DI FUORI - (bussando ancora più forte) Aprite, in nome di Dio.
OSTE - Non sono guardie. La voce è del Carlin.
2° CONTRABBANDIERE - Del Carlin? Che vuole a questa ora.
OSTE - Sentiremo. Vado ad aprire.
1° CONTRABBANDIERE - (quando il Carlin è dentro, tutto raffreddato e agitato) Che è accaduto?...
CARLIN - Una disgrazia. Una valanga, verso sera, sull'alta montagna, ha trascinato a fondo valle...
2° CONTRABBANDIERE - (con ansia) Nostri?
CARLIN - No, no, ma undici finanzieri di Seghebbia, che erano alla ricerca di altri finanzieri sperduti nella neve.
3° CONTRABBANDIERE - (dal duro cipiglio) Bene, bene...
OSTE - (buon uomo, anche se ex contrabbandiere) Come bene, bene...
3 ° CONTRABBANDIERE - Così imparano ad essere più umani.
CARLIN - (pure in possesso di buoni sentimenti) Non si tratta ora d'imparare, ma d'andare in loro soccorso, come già hanno fatto, appena conosciuta la sciagura, i finanzieri di qui, il medico, il parroco e altri compaesani.
2° CONTRABBANDIERE - Bisogna proprio andare?
OSTE - (sempre benevolo) E' questione d'umanità. I finanzieri, in uguali frangenti, non sono accorsi tante volte in nostro aiuto?
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