Umberto Adamoli
VEGLIA AL CONFINE
(Dramma in quattro atti)


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     BRIGADIERE - E mi dica, se veramente mi vuol bene: cosa il Tonio sta preparando ai nostri danni?...

     PINA - Ai loro danni? Non mi sono bene spiegata.

     BRIGADIERE - Si spieghi meglio, allora.

     PINA - Bimbo! Le voglio bene e cerco il suo bene. (Lo accarezza ancora, con civetteria raffinata)

     BRIGADIERE - Parli, adunque.

     PINA - Tonio, che è molto generoso, vorrebbe aiutarla...

     BRIGADIERE - Aiutarmi! In che modo?

     PINA - Sa che vuol tanto bene a sua madre... Per il suo buon cuore vorrebbe aiutarla... Non so... a fornire a lei...

     BRIGADIERE - Denaro... (Ironico) Generoso davvero.

     PINA - (che ritiene di aver superato lo scoglio) Brutta è la loro vita, ma anche quella dei contrabbandieri è brutta... Se si potessero mettere d'accordo, così... nel silenzio del bosco...


     BRIGADIERE - Già, nel silenzio del bosco... nell'oscurità della notte...

     PINA - E nessuno saprebbe niente.

     BRIGADIERE - Nessuno saprebbe niente... Ma cosa vogliono da me?

     PINA - Glielo dirà Tonio, che desidera parlarle.

     BRIGADIERE - Nel bosco che non vede, nella notte che non sente, non è vero? Ma oltre il bosco, oltre la notte, vi è qualche altra cosa, mia cara, che vede e sente.

     PINA - Ed è?

     BRIGADIERE - Un senso radicato nella profondità dell'essere, in molti addormentato, in altri desto e in attesa vigilanza...

     PINA - Non capisco.

     BRIGADIERE - Meglio così, ché il discorso su questo argomento sarebbe lungo.

     (S'ode a questo punto una voce che i montanari gettano, come un ululato, per richiamarsi o per certi avvertimenti, da una vallata all'altra. Poco dopo d'ode il suono dell'Avemmaria delle parrocchie della Valsolda, che infonde mestizia).


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Umberto