BRIGADIERE - Anche in costoro, come ebbero a dimostrare nella tragedia di Seghebbia, ove accorsero e si prodigarono, per la salvezza dei nostri, con rischio personale. Gesto da non dimenticarsi.
APPUNTATO - Ma non può impedire dal compiere tutto il nostro dovere.
BRIGADIERE - Ma senza inganno. Questo io dico.
APPUNTATO - (Guardando da una parte) Viene qualcuno.
BRIGADIERE - E' Tonio. Non vuol perder tempo il marrano. Battere il ferro, pensa, quando è caldo. Lo arresterei subito.
APPUNTATO - Questo no. Bisogna saper sviluppare gli eventi, per il fine ultimo. Intanto mi allontano. E' bene che rimangano soli, in quest'altra scena, l'uno di fronte all'altro. (Se ne va. Poco dopo giunge Tonio, uomo robusto della montagna, con sguardo cupo. Mentre i due, che si trovano di fronte, si guardano ambiguamente e la discussione sta per iniziarsi)
Cala la tela
ATTO QUARTO
In alta montagna, coperta di neve, nelle feste di Natale. Due finanzieri, ricoverati in una grotta, sono con le loro provviste (saccapelo, saccapane e altro) in appostamento. Pomeriggio. Cielo plumbeo, con minaccia di nuova neve e di bufera. Sono in qualche modo seduti. Uno legge; l'altro è in pensoso raccoglimento).
SCENA PRIMA
1° FINANZIERE - (alzandosi dopo un po' e stropicciandosi le mani, come per riscaldarle) Ma smettila un po' di leggere...
2° FINANZIERE - (Non se ne dà per inteso. Fa una scrollatina di spalle e continua nella lettura)
1° FINANZIERE - Oh... l'ho con te. Non rendere più tetra questa solitudine con il tuo mutismo.
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