Federico Adamoli
CRONACA DI UN RAMAIO TERAMANO


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     Carissimo Giovanni Ghizzoni
     Giffone Valle piana

     Ho trattenuto a riscondrare il vos. cartolino del 28 scorso non perche assente.
     In quando al detto pranzo io non posso di passarlo e ne anche la camera perché ho tutto occupato. Ieri [parola illegibile] appositamente laggiù alla fabrica dove potei regolare nella taverna di Guerriero che ce una camera con letto e vuole £ 10 al mese. Dunque a questa spesa ci dovete stare voi, perciò vi ho condentato alla mesata che voi mi avete chiesto.
     attento subito riscondro per mia regola vi saluto unito al vostro cognato Giovanni.
     Con fretta mi firmo vos. G.ni Adamoli


     Teramo 6 maggio 90
     Sig.re Luigi Mazzitti
     Giulianova

     Rispondo subito al vos alderato cartolino e vi dirò che mi dispiace nel modo che voi mi parlate, sono dispiaciuto che mi chiedete il conto, e che di = ne avete fatto di meno, e così farai di meno anche di me, vi dico che al mondo si farà di tanto cosa, ma da voi che mi conoscete a fondo non aspettavo questa parola, in primo, io debbo servire tutti, poi da che mi avete ordinato voi, non ho servito nessuno, meno quelli che mi erano ordinati prima di voi. Dunque ora voi siete sempre il primo, mandami il rame che avete che subito farò andare avanti il vos lavoro.

     Ho messo altro sotto maestro alla Ramiera, così andrà più alla svelta. il rame che vi rimise non era tanto cattivo come voi dite, e per farvi rimediare velo mandai come l'avevo
     persuadetevi che anche voi siete in commercio. vi saluto
     G. Adamoli


     Teramo 16 mag. 1890
     Sig.re Gennaro & fr.lli Gravina


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Federico Adamoli