Federico Adamoli
CRONACA DI UN RAMAIO TERAMANO


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     Ricevi i saluti di mio fratello Gelasio vi saluto io a voi ed al mio sincero amico Giovanni Arrigoni e sua moglie
     Mi risponderai subito a 1/2 cartolino. mi dico vos.
     G.ni Adamoli


     Teramo 29 aprile 1890
     Carissimo Sperandio Arrigoni
     Pettorano

     In riscontro alla Vostra lettera che porta la data del 28 cadente Aprile, vi do conferma che il posto per voi ci sarebbe ancora, purché non mi dovessi far trovare di nuovamente senza di voi e senza di un’aldro.
     Vi fo sapere chiaramente come sta la cosa.
     Io ho già cominciato con vostro cognato, solo a rimasto per l’alloggio che non nè stato parlato, io compinai alla mesata spiegandomi senza pensare ad altro.
     Questa mattina poi unito alla vostra lettera mi viene un suo cartolino dove mi diceva di aversi dimenticato a dimandarmi il letto che io ci devo passare.

     Solo qui potrei appoggiarmi, dunque ora sta a voi se hai piacere venire questa è la circostanza che devi analizzare in te. Vos. cognato e certo che si corteggia con la vedova perche mi dice che per ora non si porta la famiglia, forse si vuole regolare prima con me.
     Intanto vi fo conoscere anche che tanto mio fratello come i figli a tanto piacere di voi perche vi conosce a bastanza. Ora vi raccomando non farmi trovare con degli imbicci appena ricevi la presente, a qualunque costo mi rispondi subito un solo rigo e farmi sapere se Lunedi vieni, così scioglie i patti con vos. cognato. E gli scriverò quando venite voi, non aspettate domenica per scrivermi deve essere subito. Vi saluto
     G.nni Adamoli


     Teramo 5 maggio 1890


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Federico Adamoli