Federico Adamoli
CRONACA DI UN RAMAIO TERAMANO


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     percio desidero una risposta affermativa e di assicurazione certo che vuoi detta roba. Così io mi affretterò farla lavorare.
     In tale attesa dis.te vi saluto
     Giovanni Adamoli


     Teramo, 16 febb. 1892
     Caro, cugino Fortunato
     Narro

     Dopo tanto tempo di silenzio voglio rinnovare la nostra corrispondenza per occasione d'un favore che qui appresso vi chieggo. Intanto vengo a farvi sapere l'ottimo stato della nostra salute come pure spero di voi della sia vostra moglie e figli. Solo vi fo sapere che Gelasio sta un po male senza poter sapere ancora che sia la sua malattia. Solo sappiamo che non puole (?) di lavorare che il medico ce lo ha proibito per lungo tembo. Ora per causa di questa maledetta sfortuna che si e compinata ci troviamo sfornito di un maestro in questa fonderia, e così mi raccomando a voi volermi procurare un buon maestro che si bravo lavorare all'uso delle nostre parta, fosse anche il cugino Vittorio ne avrei piu piacere, a voi non ve lo dico perche so che vi siete ritirato in casa. Del resto cercate voi di aiutarmi in questa circostanza perche ho la fabrica chiusa e pago £ 125 mensile e poi vado a perdere la clientela. Ditemi se e buono il cugino Leopoldo che sta in Toscana, a caso scrivetegli, del resto pensate voi come meglio puoi. Fatemi sapere subito qualche cosa, anche per la condizione. Di cio spendete per la corrispondenza vi sarà tutto rivalutato. Vi ringrazio anticipatamente e vi saluto a tutti anche per parte della mia famiglia vos. cugino Giovanni Adamoli



     Teramo 18 febb. 1892


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Federico Adamoli