MARIA LUISA
Senza dubbio. Bella come un mattino sereno d'aprile, se però si sa viverla in bellezza.
FRANCESCO
Non vivo forse io bene?
(Pausa)
No, non vivo bene e tu me l'hai detto, sorella. Ma la Madonnina Addolorata, alla quale innalzo preghiere e offro fiori, mi aiuterà a vincere le umane debolezze.
Cercherò, cercherò, sorella, per la tua pace e per la mia salvezza, di divenire migliore.
MARIA LUISA
(andando verso il ritratto della mamma, seguita da Francesco)
Chi ha la religione nel cuore, come l'aveva la mamma e come l'hai tu, non può, fratello, non essere buono nella vita temporanea, per conquistare la vita eterna.
(Rimangono raccolti dinanzi al quadro della mamma)
CALA LA TELA
A T T O S E C O N D O
SCENA PRIMA
Nella sala del primo atto. Sante Possenti, padre di Francesco, parla con un amico del primo tempo, giunto a visitarlo. Sono seduti, presso un tavolo.
SANTE
(Come se continuasse, nell'alzare il sipario, in un discorso già iniziato)
E si, sì, amico. A considerare bene la vita non si può non giungere a conclusioni tutt'altro per essa favorevoli. Più che il riso, lamenti, sospiri e pianto dominano ovunque, che ben giustificano la parola del Saggio, con la quale afferma che ogni cosa al mondo è vanità, tormento dello spirito.
Ma il tempo che provvede alla liberazione degli affanni, per fortuna, cammina. Anche per noi, amico, ha camminato.
MAUSILIO
E come ha camminato! Ricordo quando a Terni, ragazzi, d'estate, ci tuffavamo, beati, nelle fresche acque del Nera, e rincorrevamo lungo il fiume le libellule. Ricordo quando salivamo i colli coperti d'ulivi, in cerca di nidi e di cicale, e quando penetravamo, quasi timidi, nei boschi colmi di ombre, di silenzio, di mistero.
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