Te lo ricordi, Ausilio?
MAUSILIO
Altro che! E ricordo quando sotto una certa finestra, nel silenzio della notte bruna, come canterebbe il notturno trovatore, riceveva non so che cosa su la bionda testa.
(tutti ridono)
EVASIO
Bei tempi, anche con qualche infortunio.
SANTE
Vi erano i venti anni. Ma dicci: che si fa nella città eterna?
EVASIO
Roma, in questo momento, è come una caldaia in ebollizione. Aumentano l'orgasmo le penose notizie che giungono dal vicino regno, qualificato, non a torto, «Negazione di Dio». Gli uomini più illustri, quando si salvano a Napoli dal capestro, non si salvano dalle carceri, orride sepolture, non di altro rei che di amare la patria e di volerne l'unità. Io, che vi andai, ne fuggii inorridito. La diffidenza ovunque; ovunque l'inganno, la delazione prezzolata, il rinnegamento.
Anche a Roma, dopo le dolorose vicende degli ultimi anni, non si vive più tranquilli. Il tradimento si annida dappertutto; le spie dello straniero non si contano più e la polizia Pontificia non può far nulla, per le interferenze delle Potenze Europee. Dicono che il Santo Padre è preoccupatissimo per le sorti del suo Governo Temporale.
MAUSILIO
Ne ha certo tutti i motivi. E' un fatto che gli italiani guardano verso il Piemonte con viva simpatia, e sognano l'unità politica dell'Italia. A conforto delle speranze giungono le notizie strabilianti, circa il valore dell'Esercito Piemontese che ha osato sfidare la Russia, e si sta coprendo di gloria sui campi di Crimea combattendo per la libertà di quel popolo...
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