«Vieni, povero figliuolo», mi disse. «Siedi qui e raccontami le tue pene».
PACIFICA
E tu parlasti con lui come si parla con un confessore.
FRANCESCO
Sì, gli raccontai tutto: i peccati, i rimorsi, il ravvedimento, i nuovi propositi. Mi ascoltò con serena bontà, e mi disse la parola consolatrice della saggezza.
Sentii là, sull'ora del crepuscolo e nella notte, la grandezza della divinità. Pareva, mentre il bosco sospirava e le ombre infittivano, che cielo e terra piegassero all'adorazione.
Anche noi, senza più dire parola, ci inginocchiammo in preghiera, come il cielo, come la terra.
PACIFICA
Prodigioso.
FRANCESCO
Ma non è tutto. Già qualche ora era trascorsa quando in un assopimento, parve che il mio spirito salisse a immergersi in un mare di luce, musicalmente mosso.
Perché non vi restai?...
Certo, lasciai la montagna, tutto cambiato; una ineffabile beatitudine mi ricantava nell'animo il proposito, diventato irremovibile in quella specie d'estasi: sarò Religioso!...
Tornai più volte lassù, per consigli. Come Ordine nel quale servire Dio mi è stato indicato quello dei Passionisti del Beato Paolo della Croce: con le sue rigorose regole, è più aderente al mio spirito assetato di solitudine, di sofferenza, di preghiera.
Posso ancora partecipare alle feste, per non svelarmi, ma come Vanna di Jacopone da Todi, con il duro cilicio.
Il padre Bompiani, nella sua bontà, m'assiste nella preparazione. Il babbo, sono certo, non mi contrasterà in questo mio nuovo cammino.
PACIFICA
Hai parlato come un inspirato, con la bellezza, la chiaroveggenza d'un apostolo. Molto in alto sempre ti eleva il dono dell'intelligenza, della fede, della bontà. Ma se tuo padre fosse contrario ai tuoi nuovi proponimenti, ti sarebbe lecito disubbidire alla sua volontà? Pensaci bene, Checchino, prima di rispondere. Il bene, quando si posseggono cristiane virtù, si può fare ovunque; ovunque si può acquistare la santità.
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