Umberto Adamoli
FAMIGLIE STRINA-ADAMOLI. DA COMO AD AQUILA


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     In quella notturna riunione si doveva, tra l'altro, ascoltare un emissario del valoroso bolognese Livio Zambeccari, per determinare il concorso che la patriottica Aquila avrebbe dovuto dare all'insurrezione, fissata, per tutto il territorio nazionale, dalla Sicilia al Piemonte, dal Lazio alla Lombardia, per il prossimo mese di agosto.
     Dallo stesso emissario sapevano i particolari dell'insurrezione, che sarebbe stata condotta decisamente sino in fondo, sino alla vittoria.
     Sapevano anche che ai nuovi cimenti avrebbero partecipato, oltre l'animatore Zambeccari, il corso Alessandro Cipriani, il modenese Nicola Fabrizi, creatore della legione italiana, il nizzardo Ignazio Ribotti, con molti altri ufficiali, reduci dalla sollevazione di Spagna, i livornesi Michele Palli e Gian Paolo Bartolomei, i bolognesi fratelli Pasquale e Saverio Muratori, il marchese Pietramellara, e i fratelli Attilio ed Emilio Bandiera, irredenti, dell'armata austriaca.

     Era da qualche tempo oltrepassata la mezzanotte, quando, concluse le discussioni, decidevano di sciogliersi, elevando il pensiero alla grande patria, che piangeva in schiavitł, per la liberazione della quale essi congiuravano, offrivano la giovane vita.
     Fuori si svegliavano gią, nella notte debolmente rischiarata dalla luna falcata, sorta da poco, i primi segni di vita. Sul fiume, le acque del quale scorrevano in un lieve mormorio, vi camminavano, con piccoli lumi, i pescatori di trote. Qualche luce appariva qua e lą, dalle finestre delle case, che si sovrastavano sul piccolo colle. S'udiva, pure, il calpestio di persone, che, per la raccolta della legna, s'avviavano, con i muli, verso i boschi della montagna. Dal forno usciva un fascio di luce, che si proiettava su la piccola piazza, in fondo al villaggio.


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Umberto