ANITA - Bella per chi la sa godere e quel poeta, che riempie di sè tutto questo piccolo mondo, da lui chiamato antico, la sa godere.
BRIGADIERE - Anima musicale.
ANITA - Ama Fogazzaro?
BRIGADIERE - E' col suo fascino il mio poeta del momento.
ANITA - E anche, senza dubbio, con l'ansia, con le visioni, con il pianto di Miranda.
BRIGADIERE - Che ai giovani molte cose insegna. Si pensa in quel pianto che molti incontri non dovrebbero avvenire, per la pace delle anime.
ANITA - E perché?
BRIGADIERE - Io me ne andavo solo e quasi sereno, come Miranda, per la mia via, quando una figura di donna è sorta a turbare il mio cammino.
ANITA - Turbare, perché? Strano invece può apparire il rifiuto ad ascoltare, nella legge delle armonie, il canto che giunge, con dolci vibrazioni, da altra anima ansiosa di vita, maggiormente quando si sa che la meta ultima, verso cui cammina l'uomo, è sempre costituita dalla donna, nella sua bellezza, nella sua poesia.
BRIGADIERE - Ma io non sono che un Bimbo, come qui ancora mi chiamano con materna tenerezza: Bimbo che cammina su una via coperta di ombre. L'uomo, se è onesto, non deve favorire, anche se ne sanguina il cuore, le lusinghe della giovinezza.
ANITA - E allora?
BRIGADIERE - Ascolti una parola franca, sincera, affettuosamente fraterna.
ANITA - Ed è?
BRIGADIERE - Di accogliere la voce del giovane di Albogasio, che può renderla felice.
ANITA - (turbata) In che modo?
BRIGADIERE - Col suo amore, in una casa ricca di agi, piena di suoni, bella di promesse.
ANITA - (con tristezza) Altra sventura per la donna di non essere compresa nelle ansie, nelle passioni, nel suo spirito.
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