PINA - Bugiardo.
BRIGADIERE - Mi creda. Era forse Tonio di Puria?
PINA - Sì. Tonio di Puria è lontano mio parente.
BRIGADIERE - Allora poco male. E perché era qui?
PINA - Pareva che andasse alla ricerca di martore.
BRIGADIERE - No, Pina. Egli girava da queste parti per altre ragioni.
PINA - Povero Tonio! Fa un po' di tutto per campare la numerosa famiglia, in questi tempi di tanta miseria.
BRIGADIERE - Fa anche quello che non dovrebbe fare.
PINA - Ruba?
BRIGADIERE - Qualche cosa di peggio.
PINA - Il contrabbandiere forse?
BRIGADIERE - Sì, il contrabbandiere e il più attivo.
PINA - Ma li lascino un po' vivere questi poveretti. Chi al confine non è contrabbandiere? E rischiano per vivere la libertà e la vita.
BRIGADIERE - Vadano a fare un altro mestiere.
PINA - Quale, quando qui non vi è lavoro? O fare il contrabbandiere o andare in giro e cenciosi e disperati per il mondo. Non vi è altra scelta. E poi, per quanto so, vi è il puntiglio, la tradizione, il piacere del rischio.
BRIGADIERE - Anche per noi allora vi è il piacere, acciuffandoli, nel compiere il nostro dovere.
PINA - Con questo loro dovere! Non si sente dire altro da loro. Anche lei ci tiene tanto a questo dovere?
BRIGADIERE - E' la mia vita.
PINA - Ora capisco perché fugge le donne.
BRIGADIERE - Fuggo le donne? Tutt'altro. Vi è soltanto una distinzione: il dovere fiammeggia, prepotente, nella coscienza; la donna nel cuore.
PINA - (con civetteria) Sente qualche cosa anche per me?...
BRIGADIERE - Certo. Con questi bei capelli, Pina. (Carezzandoli) Morbidi come seta; biondi, come spighe che ondeggiano alla carezza del sole. E' proprio un peccato che certe bellezze, vivide di sogni e di vita, debbano appassire, quasi sconosciute, come fiori di bosco. Non ha mai pensato, Pina, di lasciare queste montagne?
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